Irene Bressan

Psicologa, Educatrice Prenatale e Neonatale, Artista e Ricercatrice Spirituale nell’antico percorso di Risveglio Eish Shaok

L’educazione per come la intendo io dovrebbe essere un processo continuo che coinvolge ogni parte dell’essere umano e che abbia come finalità l’espressione completa dell’individuo e la capacità di godere appieno di questa realtà”.

La mia storia nel campo dell’educazione inizia al termine del triennio universitario quando emerge in me il desiderio di un’esperienza di volontariato in Guatemala. Non avevo una concreta idea su ciò che avrei voluto fare in quel luogo: decido comunque di affidarmi e di sperimentare sul momento.

Vengo inserita in un centro situato in un paesino montuoso a nord della capitale dove si assistono donne, bambini e giovani in condizioni precarie attraverso incontri di gruppo e individuali per recuperare la sicurezza, la fiducia in se stessi e in generale il piacere di vivere. Affianco inoltre un giovane insegnante che segue l’educazione di bambini in una “scuola” di un piccolo villaggio immerso tra le montagne.

L’istruzione che si applicava in quei luoghi era molto diversa da quella che avevo ricevuto in Italia. Non esistevano programmi impostati e rigidi da seguire. Poiché ogni bambino aveva una vita propria, non era previsto partire da un programma già strutturato che non considerava le diversità e le situazioni personali. Era sufficiente comprendere le esigenze del gruppo e capire cosa era utile momento per momento: un metodo di educazione pratico e concreto, basato sulla condivisione reciproca, sulle necessità e sul sostegno dei piccoli. Questa esperienza ampliava la prospettiva sull’idea che fino ad allora avevo di insegnamento: cominciavo a sperimentare il piacere e il divertimento nell’educare.

Rientrata in Italia e terminata la magistrale, mi direziono verso la figura di psicologa. Sono assunta in una scuola dell’infanzia dove per tre anni svolgo il mestiere di insegnante e di coordinatrice in un sistema educativo assolutamente ben delineato, definito e strutturato.Nel frattempo continuo gli studi seguendo un corso universitario di educatore prenatale e neonatale. La scuola spirituale Eish Shaok, conosciuta negli stessi anni e che ancora oggi frequento, è l’inizio di un lavoro attivo su di me. Desideravo ardentemente conoscermi e sento che attraverso questo percorso, lentamente ma in modo sempre più chiaro, sto riscoprendo chi sono e che posto ho nel mondo.

Il mio sguardo si è fatto a poco a poco più profondo. Ho compreso che per me educare significa esprimere la mia vera natura e che il sistema scolastico tradizionale, così rigido e strutturato, pone dei limiti entro i quali non desidero più stare.

Ho abbandonato il ruolo di insegnante e rivolto il mio sguardo verso metodi educativi alternativi attraverso studi, letture e visite a scuole non tradizionali. Mi sono direzionata verso un metodo che considera la natura profonda del bambino e che si adatta alle sue esigenze: un’educazione che non struttura ma esalta le qualità dell’individuo integrando mente, cuore, corpo e spirito.

È in quest’ultimo periodo che conosco Gaia e Valentina. Insieme condividiamo la visione di un Mondo nuovo, che abbia le sue radici in un’educazione che coinvolge ogni parte dell’essere umano e che dia importanza alle qualità e ai desideri del bambino (il termine educare deriva dal latino e-ducere cioè “condurre fuori”).

E da questa condivisione nasce PAIDEIA, Educare all’Essenza.